Close

6 gennaio 2016

Nuit d’amour/Déshabillés

NUIT D’AMOUR, 1996

Un lenzuolo candido ricamato con le frasi brevi che sussurrano gli amanti di una notte d’amore. Le parole dell’uno e le parole dell’altra si susseguono, si intrecciano come i corpi che si cercano e si avvolgono.
Il filo è rosso come il sangue, come l’impulso vivo che unisce i due. Le parole titubano, dicono senza veramente dire, si fanno avanti con audace e timore insieme. Sono le semplici, talvolta crude, parole di tutti gli amanti ed escono qui allo scoperto, fuori dall’intimità e dalla memoria del letto che li accoglie. Esibite senza pudore senza mai essere oscene.

DÉSHABILLÉS, 1996

I vestiti candidi di un corredo vengono adornati di ricami col filo rosso. Rosso come il sangue, il desiderio dei corpi che li indossano. Camice da notte, camice da uomo, tanti Déshabillés appesi da grucce che evocano delle sagome mobili fra cui il visitatore si sposta con delicatezza. Vi si riconoscono forme anatomiche delle parti intime, le Pudenda, qui esibite, simboli ancestrali del femminile come la rosa, graffiti osceni rilevati per le strade siciliane, infine parole, talvolta crude, intrecciate alle stesse forme. Ciò che era tenuto nascosto si svela e provoca, non senza ironia, lo sguardo di che le scopre.