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6 gennaio 2016

Lungomare

Una schiera di villini abusivi tra strada e mare, una recinzione impenetrabile di muretti, ringhiere e cancelli, cortiletti di cemento e alberelli emersi fra le piastrelle da bagno, cisterne sempre azzurre contro qualunque cielo, vie private a memoria di antiche invidie,ville presuntuose dalla doppia scalinata, i piedi in acqua, già sgretolate, scheletri di cemento armato con vista sul mare esclusiva, magazzini, bancarelle,cartelli pubblicitari scoloriti, pompe di benzina come templi di fronte al tramonto, parcheggi sull’arena circondati da fichidindia, toboggan e piscine vuote scolpiti nella scogliera, una fitta muraglia tra l’orizzonte e me, lontano l’abbaiare di un cane prigioniero eppure, un attimo intravedo la nave.

(Testo breve inserito a coda del libro d’artista: Lungomare | vai al libro)