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6 gennaio 2016

Flying dutch cows

Le mucche nei prati sotto i piloni giganti dell’alta tensione. I treni guardano pascolare le mucche.
Gregge di mucche mischiate con pecore, gruppi d’oche ed anatre, coppie di cavalli, aironi…
Vicino alle città, mucche ed architettura contemporanea.

Passeggiata in bici fuori porta verso Haarlem. Strada sinuosa di buona mattina, con gli odori della campagna che si risveglia, una campagna umida, grassa ricca. Odori conosciuti, come le campagne della mia infanzia.

Pecore ancora piene di sonno, mi guardano fisse. Mucche sedute all’ombra di alberi. Bella giornata, cielo blu con nuvole cremose ben formate. Il pelo delle mucche costellato di nuvole. Mucca/macchia. Gregge: mucchio di mucche macchiate (scioglilinga). In francese anche due parole quasi identiche: vache/tache. Gli aerei diretti verso Shipool volano basso sopra le teste delle mucche, del tutto indifferenti, assuefatte.

Vacche blu come nei disegni della porcellana di Delft. Blu come il cielo bucato di nuvole.
Mucche, animali profondamente in contatto con la terra (“Le plancher des vaches” si dice in Francia per dire la terra), con le 4 zampe radicate e la pancia enorme eppure leggeri con propensione a volare, a scappare dal recinto del reale… Gregge di mucche come gregge di nuvole.

Le macchie come elemento del tutto aleatorio, imprevedibile nella piattitudine dei Paesi Bassi, la noia anche del paesaggio olandese. Il gregge di mucche forma uno strano mostro placido a più teste e tante gambe, con la continuità apparente del pelo. Mucche pazze in mezzo a questo paesaggio razionale, questi palazzi cosi disegnati, cosi rifiniti, cosi immateriali.

Mucche delle vedute della Pittura fiamminga del secolo d’oro in paesaggi col cielo che occupa fino a 2/3 della tela. Oggi il cielo è spesso riflesso, intercettato da prospetti di vetro. Pensare a nuove vedute con le mucche i questo contesto.

Altra passeggiata fuori porta verso Volendam, landemeer, terra conquista al mare (polder) attraversata da numerosi e stretti canali. Due giovani cavalli fanno una leggerissima danza di seduzione(?) o semplice gioco. Un gregge di giovani mucche cammina mangiando, tutto nero con qualche macchia.

Mucche grasse con tanto da pascolare, non come in Sicilia dove portano a volte le vacche a mangiare i cardi sulle spiagge di ciottoli e dove capita di trovare scheletri di vacche morte di stenti.

La mucca come ritorno del mito in questa terra nordica cosi distante dai luoghi deputati del Mito e delle Metamorfosi. La mucca grande dea, nutritrice generosa col seno abbondante, mammifero e quindi un po’ parente nostro. Materna e terrificante. Minotaure che divora.

D’altronde The Milkmaid di Vermeer, la contadina che versa eternamente latte in una ciottola (immagine riprodotta dappertutto e in particolare in gigantografia sul prospetto del RijkMuseum) richiama alla forte presenza della mucca nel paesaggio olandese, naturale e culturale…
Sempre la Via Lattea…